Quando si fa una riflessione e magari la si scrive su un giornale o la si pubblica su un blog, scaturisce da parte degli avversari, un senso di ilarità se non feroci attacchi personali. Mi è capitato. Questo significa che nella nostra città non siamo più abituati a ragionare, ad accettare le riflessioni degli altri, a dialogare, a fare nascere qualcosa di buono, dalle idee e dai pensieri di ognuno di noi, comunque espressi. Tuttavia, io sfido questo stato di cose e fino a che avrò il mandato che ho, continuerò per la mia strada. Ecco perché questa riflessione di oggi.
A volte mi domando quale sia il modo più corretto di impostare una strategia di opposizione all'interno del Consiglio Comunale. Viviamo un paradosso: è stato eletto un Sindaco in prima battuta. I cittadini lo hanno voluto a larga maggioranza. Hanno voluto che questo Sindaco guidasse questa città. Non hanno voluto il Sindaco proposto dal centrodestra e pur votando un consigliere di centro-destra, il Sindaco doveva essere quello. Anche noi del centrodestra non è che ci abbiamo messo buona volontà, parliamoci chiaro, i partiti di centrodestra hanno fatto di tutto per perdere, non sapevano più cosa inventarsi (!). Detto questo, adesso in consiglio ci sono 13 consiglieri eletti nella coalizione di centro-sinistra e 17 eletti in quella di centro-destra (che se vogliamo essere scaramantici, porta anche sfortuna). Qui nasce l'inghippo. Cosa si sarebbe dovuto fare fin dall'inizio? Sfiduciare il Sindaco eletto in prima battuta dai cittadini? Questo non era possibile, sia perché mancavano i numeri ma anche perché irrispettoso della volontà democratica. Forse si sarebbe dovuto impedirgli di portare avanti qualsiasi iniziativa? Neanche questo possibile perché alla fine sarebbe stata la città a rimetterci. Bocciare tutti i bilanci preventivi e consuntivi? Non ha senso perché se vogliamo possiamo stravolgerli in consiglio comunale. Bocciare tutti i debiti fuori bilancio che ci vengono proposti? Nemmeno questo avrebbe avuto senso, si tratta di sentenze esecutive e ci avrebbero pignorato anche il municipio. Eppure certa opposizione porterebbe a questi risultati. Francamente una cosa devo dirla. Da uomo di centro-destra, mettere l'amministrazione Pignataro in forte difficoltà, al punto di fare commissariare il comune ad ogni bilancio, al punto consentire il pignoramento del municipio, mi sarebbe molto convenuto. Magari non personalmente,ma per la parte che rappresento. Ci saremmo riempiti la bocca di come il Sindaco e la Sua giunta avrebbero ridotto la città, tuttavia, lui al massimo avrebbe pagato un prezzo politico (poco probabile, perché si sa difendere), mentre i cittadini avrebbero pagato il conto delle nostre scelte (molto probabile). Se ne deduce che certo tipo di opposizione , quindi, non serve a niente, solo a fare danni alla comunità. Ne sono convinti tanti Consiglieri Comunali, in modo trasversale. Ed allora, nei debiti fuori bilancio, si vede che all'ultimo momento c'è l'abbandono della nave, escono dal consiglio di destra e sinistra, del gruppo Unione (PD+Moderati) , dell'MPA o del PDL, Del gruppo dei popolari o del gruppo DS360, non ha importanza, casualmente in certi momenti si esce e, sempre casualmente, si trovano i numeri per approvare certi provvedimenti. Ma allora che senso ha colpevolizzarci reciprocamente? Che senso ha fare l'opposizione stomachevole quando poi si sa che non può trovarsi alcuna quadratura su certo tipo di atteggiamenti? Quale è , allora, l'opposizione corretta? Come si può contribuire ad un'amministrazione corretta della città? Io resto convinto che che i cittadini hanno la speranza di eleggere i consiglieri comunali affinché esercitino un'attività propositiva e di controllo. Lo sanno che a gestire saranno il Sindaco e la sua giunta. I cittadini non sono scemi, non sono una massa inerme, va bene che qualche voto viene dato dietro qualche incauta promessa, ma in generale, sanno quello che fanno e quello che vogliono. Questo è dimostrato ogni giorno. E' frequente che il cittadino si rivolga al Consigliere per dirgli che è sbagliata una parte di un regolamento piuttosto che un'altra. Che bisognerebbe prevedere questo o quello. Che bisognerebbe istituire un servizio. Che un'altro servizio dovrebbe essere fatto in un modo piuttosto che in un'altro. Questo ed altro lo chiedono non al Sindaco ma ai consiglieri comunali. Il problema è che poi, i consiglieri comunali, invece di lavorare su queste cose serie, vanno in consiglio comunale solo per svuotarsi lo stomaco, magari perché non gli è stato dato il contentino. Ci presentiamo in televisione come se fossimo deputati nazionali, a giudicare a destra ed a manca, quando invece alcuni nulla fanno di concreto. Nessuno sembra capire quale sia il ruolo che spetta al consigliere comunale ed accade che quando qualcuno cerca di praticarlo rischia di essere pure deriso perché considerato troppo idealista, troppo interessato a questioni per le quali e meglio che decidano gli altri. In queste circostanze ci vuole un grande coraggio ed una grande forza interiore per continuare a fare attività amministrativa utile ai cittadini. Perché questo tipo di opposizione non viene compresa, anzi viene considerata consociativismo. Mi spiego. Se uno rispetto ad un provvedimento proposto dalla giunta Pignataro, fa le barricate, cercando di migliorarlo con emendamenti, proposte e suggerimenti ed alla fine, soddisfatto, lo vota favorevolmente, questo sarebbe tradire il voto degli elettori. Se invece un'altro rispetto allo stesso provvedimento, comincia ad attaccare l'amministrazione in consiglio (anche fuori tema), fa tre ore di caciara, non fa alcuna proposta concreta ed infine non riesce a tenere neanche i suoi in aula per farli votare contro, allora questa è la vera opposizione (!). Ancora più vera e giusta se si riesce a fare un danno, così che si possa colpevolizzare l'avversario (tanto poi paga pantalone). Ecco perché pongo alcune questioni a me stesso. Facile è darmi le risposte. Resto convinto che in questa situazione dell'anatra zoppa, con un Sindaco di un colore ed un consiglio -sulla carta- a maggioranza di un'altro colore, si debba cercare di trovare una quadratura non per il bene personale ma della nostra comunità. Ciò che deve continuare a fare il Sindaco è la gestione e su questo sarà giudicato. Ciò che deve fare il consiglio è l'attività ispettiva, verificare che non ci siano inesattezze o addirittura illeciti oltre alla fondamentale attività di proposta e miglioramento dei provvedimenti che sono sottoposti al vaglio. Solo quando non viene presa sul serio la buona volonta dei consiglieri comunali, solo quando essi sono ridotti a non potere intervenire sul miglioramento dei provvedimenti, quando tutto ciò dovesse accadere, diventa legittimo mettere in forte difficoltà l'amministrazione, costi quel che costi. Alla fine ognuno, dando il proprio contributo, avrà fatto quello che doveva fare, potrà ritornare a viso scoperto dai propri elettori, o potrà ritornare, con la coscienza a posto, al proprio lavoro. Si potrà dire se le proprie proposte sono state accolte oppure no. Si potrà dire dove e perché ha sbagliato questa amministrazione. Io direi che questa è un opposizione utile ed è quella che proverò a portare avanti.
Claudio De Pasquale
BLOG politico http://www.claudiodepasquale.it/
Nessun commento:
Posta un commento