Al Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri laureati
Piazza Colonna 361
00187 ROMA
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La sollecito a porre molta attenzione rispetto al tavolo di discussione con gli ordini professionali voluto dal Ministro Alfano. Premetto che io sono dello stesso orientamento politico di Alfano. Tuttavia, nutro molti dubbi rispetto a questa iniziativa. Sulla questione delle competenze non aggiungo niente, perché vedo cosa Lei sta facendo, ho ascoltato il Suo intervento a Catania e dato che conosce meglio di noi tutti la questione è superfluo propinarLe consigli.
Devo però farLe rilevare che l'abolizione del decreto Bersani, non penso che vada a nostro vantaggio anzi penso che rientri in un piano complessivo volto a fare scomparire i geometri dalla faccia della terra.
Le spiego a cosa mirano, secondo me: Per prima cercheranno di limitare quanto più possibile le competenze dei geometri e temo che ci riusciranno, in secondo con l'abolizione delle società multidisciplinari cercheranno di fare in modo che i geometri non possano neanche fare società, associazioni temporanee e neanche collaborazioni con i tecnici laureati.
Anche la questione delle tariffe libere e della possibilità di pubblicità non rappresenta il male assoluto, perché sono strumenti che possono aiutare i più giovani ad entrare nel mondo del lavoro. In tutta Europa l'esercizio delle professioni può essere svolto in qualunque forma, le tariffe sono libere, la pubblicità è possibile, perché in Italia dovremmo fare il contrario?
Perché gli incarichi li vogliono sempre le stesse persone, non c'è altra spiegazione!
Sulle tariffe libere, noi geometri, non abbiamo avuto tanti problemi perché, di fatto, ci ha regolato il mercato. Le tariffe obbligatorie sono state solo un problema quando si doveva dimostrare al fisco il motivo di un pagamento inferiore a quello previsto...
A noi non interessano gli incarichi pubblici e neanche le tariffe imposte, a noi interessano le competenze e la possibilità di poter sperare che ci siano nuovi iscritti nei nostri Albi. Se dal tavolo di discussione, uscirà fuori, la diminuzione delle competenze e l'impossibilità di associarsi o collaborare con i laureati, per noi è finita, meglio sciogliere il Consiglio Nazionale ed i collegi, perchè nessuno si iscriverà più , ed a noi converrà andare a fare un altro lavoro. Inutile aver aggiunto accanto alla parola “geometri”, le parole “geometri laureati” perché a dire il vero, chiamali come vuoi, ma quello che fa un ingegnere o un architetto , uno di noi, diplomato o laureato, non potrà mai farlo.
Caltagirone 6/4/2010
Cordiali Saluti
Geom. De Pasquale Settimo
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