sabato 8 dicembre 2007

demagogia e populismo.

Di questi tempi sento troppi discorsi demagogici e populistici in riferimento ai costi della politica. Ora se è vero che in alcuni enti si spende troppo questo certamente non si può dire per il Comune di Caltagirone. Sia i Consiglieri che i componenti dell'amministrazione hanno le indennità ridotte al minimo, le più basse applicate nella nostra regione. Ora preso atto dell'attuale situazione che noi consiglieri con senso di responsabilità accettiamo, certamente non possiamo tollerare, che alcuni anche consiglieri comunali, facciano demagogia e populismo su questo argomento. Sapendo bene che sono proposte insensate essi propongono un ulteriore dimezzamento delle indennità, lasciando così i consiglieri meno abbienti privi di quel minimo di rimborso spese. Può darsi che questi siano infastiditi dai consiglieri meno abbienti, più vicini alla gente, l'unico modo per fermarli e quello di non rimborsargli nulla, in modo che siano costretti a lavorare a casa loro, invece di lavorare per la gente. Tanto per i consiglieri benestanti le 100 euro al mese nulla fanno, mentre per un consigliere comunale meno abbiente 100 euro possono rappresentare, ad esempio, il costo per le telefonate fatte al comune per chiedere interventi nella città. Questi consiglieri ricchi, visto che hanno i soldi, farebbero meglio a rinunciare totalmente alla loro indennità e darla in beneficenza. Magari ai consiglieri più poveri, al fine di consentire loro di svolgere anche con qualche mezzo economico, la loro attività consigliare e politica. Ah ! Dimenticavo: i consiglieri comunali prendono circa 270 euro al mese, da tassare. Svolgono circa 8 sedute di commissione e 4 consigli al mese. Danno risposte a centinaia di cittadini, studiano i provvedimenti e fanno l'interesse generale. La democrazia ha un costo, ma a Caltagirone costa poco. Se poi non siamo d'accordo, eleggiamo un dittatore ed andiamo tutti a casa, così risparmiamo di più.

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