martedì 30 ottobre 2007

L'Mpa punta a diventare maggioranza assoluta

Gazzetta del Sud - 29/10/2007
L'Mpa punta a diventare maggioranza assoluta
Conclusa l'assemblea degli amministratori e dei rappresentanti "autonomisti" nelle Istituzioni
di Emanuele Cammaroto"Prove tecniche" in vista del 7 novembre nella giornata conclusiva all'assemblea degli amministratori eletti e dei rappresentanti del movimento nelle Istituzioni dell'Mpa. Il Movimento per l'Autonomia ritiene, infatti, fondamentale la manifestazione fissata per quel giorno da parte dell'Unione delle Province Siciliane davanti Palazzo Chigi.
«Quel giorno - ha dichiarato il senatore Giovanni Pistorio - la Sicilia farà sentire la sua voce a quel Governo nazionale che non vuole darci le infrastrutture, disattentendo le giuste aspettative del nostro popolo. Adesso serve il sostegno e la coesione dei parlamentari meridionali, a prescindere della collocazione politica, così come hanno fatto i presidenti delle Province siciliane. Noi, per conto nostro sosterremo analoghe iniziative da qualunque parte provengano, convinti come siamo che bisogna far passare una volta per tutte il messaggio che l'interesse delle nostra gente e della nostra terra non possono più essere in alcun modo condizionati dalle logiche di appartenenza, né rimanere imprigionati da vincoli partitici». «Serve più protagonismo finalizzato al buon governo - ha detto a sua volta l'on. Carmelo Lo Monte - e la politica italiana deve avere una svolta. Va data più voce agli enti locali: noi in Parlamento lavoriamo in questa direzione».
«In Sicilia abbiamo vissuto un momento di grave crisi economica e sociale perchè è mancato chi difendeva gli interessi dei siciliani, ma adesso c'è il Movimento per l'autonomia che supplisce a questa esigenza - ha dichiarato Raffaele Lombardo - Da due anni a questa parte ormai, ci siamo noi del Movimento per l'Autonomia e lo diciamo con grande orgoglio. Puntiamo a diventare maggioranza assoluta - ha spiegato l'eurodeputato - per avere la forza di potere difendere gli interessi della Sicilia, come accade in Trentino Alto Adige o nella Bavaria. Avessimo avuto 20 senatori in questa legislatura avremmo avuto il Governo "in mano" e lo avremo sostenuto tutte le volte che sarebbe servito alla Sicilia».
«Più di mille presenze tra eletti, consiglieri comunali, iscritti e simpatizzanti - ha spiegato il vicepresidente della Regione, on. Lino Leanza - sono la dimostrazione tangibile che la gente ha capito il senso dell'azione che anima il Movimento per l'Autonomia. Noi oggi possiamo contare su 6 deputati nazionali, un senatore, 10 deputati regionali, 3 assessori regionali, oltre 50 sindaci e 50 tra consiglieri e assessori provinciali, 800 consiglieri comunali e circa 40 presidenti di Consigli comunali: i numeri credo dicano già tutto. Noi siamo con la gente, e con loro abbiamo fatto un patto. Non vogliamo deluderli. C'è una grande presenza e uno straordinario sostegno al nostro operato. Vogliamo essere decisivi nei piccoli e grandi temi. La voce della Sicilia che non ci sta di fronte all'indifferenza del centralismo romano».

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