Le attuali difficoltà -nel Comune di Caltagirone- richiedono che gli uffici di
ragioneria abbiano una guida ferma e slegata dalle logiche del passato, che hanno
condotto l'Ente in grave crisi. Penso che le ultime dimissioni -del Ragioniere Generale- diano contezza di
come ancora ad oggi nessuno voglia assumersi le responsabilità legate al proprio
ruolo. Faccio presente che le questioni gestionali e quindi la redazione dei
bilanci, sono in capo ai dirigenti e non al Sindaco o al Consiglio Comunale, che
in questo caso trattandosi di bilancio stabilmente riequilibrato, non possono
incidere granché in termini di indirizzo politico.I revisori dei conti hanno
presentato una relazione nel momento sbagliato, potevano anticiparla in tempo
utile, in modo da non mettere in crisi la dirigenza verso cui è rivolto
principalmente l'attacco relativo alle presunte irregolarità, dato che nessuna
scelta amministrativa può essere adottata senza che vi sia la regolarità
tecnica e contabile. I rilievi mossi dai revisori sono confutabili, tendenziosi, sconfinano nella valutazione soggettiva e politica, costituiscono un'aggressione ai dirigenti del Comune di Caltagirone, che hanno tutti operato con scrupolo e diligenza, in un momento che vede il forte taglio e ritardo dei trasferimenti agli Enti locali. Infine, la relazione dei revisori dei conti,
che denuncia irregolarità contabili e di gestione non ha attinenza con il
bilancio in esame, con il quale si ipotizza il riequilibrio e la corretta
gestione economico-finanziaria. Sul piano politico tutti si
devono assumere la responsabilità di produrre un bilancio risanato, così come
prevede la Legge.Non è tollerabile che per finalità politiche-elettorali, si
possa rischiare di mettere in grave crisi la città, con ulteriori ripercussioni
sulle tasche dei cittadini. Il momento richiede che ognuno stia al proprio
posto, con i nervi saldi e che svolga con coscienza il proprio ruolo senza
invadere quello degli altri. Non è tollerabile l' atteggiamento di
certa opposizione che non da alcun contributo costruttivo e che sembra godere
delle criticità dell'ente sopravvenute a causa dei loro governi.
3-12-13
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