Nel periodo estivo abbiamo assistito all'affissione ed alla distribuzione di due lettere aperte, una di Rifondazione Comunista, l'altra dell'associazione politica Per Caltagirone, con diverse modalità, si denunciava l'inefficienza dell'amministrazione di centro-sinistra rappresentata dall'attuale Sindaco. Non è il caso, qui, di disquisire sulle varie accuse lanciate contro l'Amministrazione, ma l'occasione è propizia per fare una riflessione. Non si può negare che la città, in un modo o nell'altro, da venti anni è amministrata dal centro sinistra, a mio avviso, con la particolare connotazione di una guida ferma e seria , riconosciuta nella città. C'è stato chi si è saputo sacrificare per mettere insieme tutti, ha rinunciato ad incarichi e prebende ha fatto attivismo puro, mettendosi a disposizione di tutti. Questo è stato riconosciuto e premiato. Sta nelle cose che nell'amministrare si sono fatte scelte buone ma , a mio avviso, tante sbagliate o quanto meno migliorabili, il punto è che le hanno potute fare perché , alla base, c'è anche chi si sacrifica per gli altri. Poi c'è l'attuale quadro legislativo - non ci credevo neanche io - che non consente di fare una opposizione efficiente. Il Sindaco e la sua giunta godono del grande potere sull'attività di gestione di tutte le questioni importanti della città, ai consiglieri solo quello di fare attività di indirizzo generale. L'attività propositiva, su modifica o formazione di di regolamenti è anche di competenza del Consiglio, ma risulta marginale e non sempre incisiva ai fini politici. La morale , se mi permettete, è che tutto è nelle mani del Sindaco e della Giunta, Il consiglio non deve ratificare tutti i provvedimenti approvati dalla stessa, ma ha competenza solo su alcuni, mi vengono in mente i più importanti: piano triennale opere pubbliche e bilancio. Tuttavia, anche in questi momenti l'Amministrazione (questa volta intesa come politica e anche dirigenziale), ha un forte peso sulle decisioni che verranno prese dallo stesso Consiglio, spesso obbligate da circostanze finanziarie non sempre fiorenti. Qualcuno auspicherebbe a creare le condizioni per la sfiducia al Sindaco, per favorire la dichiarazione del dissesto finanziario (ove ve ne fossero i presupposti), per non approvare bilanci e farli verificare, in via sostitutiva da un Commissario Regionale, cose viste e straviste che a nulla hanno portato ed a nulla mai porteranno. Detto questo, noi potremo criticare all'infinito le scelte di questa amministrazione e l'attegiamento di tutti i consiglieri comunali ma questa strada non ci porterà da nessuna parte , perché è da venti anni che si ripete la stessa storia e così facendo non cambierà per i prossimi duecento anni. Il problema non sono gli uomini che ci sono stati e che ci sono, quelli di domani avranno stessi oneri ed onori, faranno cose giuste e sbagliate. A mio avviso, una delle soluzioni, sta nel proporre un'alternativa seria e credibile per il governo della nostra città. Ma non si deve cadere nell'errore di enunciazione di principi di carattere generale basati sull'attuale ondata di antipolitica, questo sarebbe l'errore più grande, rischiamo anche di essere ridicoli. Ritengo che si debba lavorare su cose serie. Quindi per prima cosa ci vuole il leader, quello che si sacrifica per tutti e che non chiede niente, non vuole fare il Sindaco, non vuole fare l'assessore, non ha interesse a fare il parlamentare e non desidera alcun incarico amministrativo, però deve essere anche capace politicamente, deve saper accontentare tutti o nessuno, deve avere polso, deve essere superpartes. Difficile da individuare. Per seconda cosa ci vuole il candidato Sindaco, anche quì mi sa che ci sono delle difficoltà - non insormontabili - e anzi, parte della coalizione di centro-destra, sta lavorando su questo. Infine si potrà proporre un programma di cose da fare per Caltagirone e li qualche critica sarà opportuna nei confronti dell'amministrazione uscente. Ma sarà il Sindaco candidato a farla, in nome di tutti. Con questo non voglio essere assolutamente critico nei confronti di chi dice o scrive la propria, anzi, fa bene e contribuisce al dialogo democratico nella città, tuttavia ho la mia certezza, che il momento opportuno per fare politica costruttiva sarà quello in cui si ci troverà uniti, tra persone per bene, a fare lo stesso ragionamento, con una voce. Sono riflessioni da fare con serietà perchè c'è il rischio, che ancora una volta, i cittadini possano sentirsi più garantiti da un'amministrazione di centro sinistra, che certamente non ha azzeccato tutte le scelte e forse non è stata attenta rispetto a certe procedure, ma che ha dato garanzie di governabilità.
Nessun commento:
Posta un commento