mercoledì 30 dicembre 2009

Il sistema politico , l'anno vecchio e l'anno nuovo.

E' finito il 2009 e ci viene naturale fare un resoconto per poter sperare nel nuovo anno, con buoni auspici.
Per il buon governo della nostra Nazione, della nostra Regione e a volte anche del nostro Comune, non è stato certamente un anno fortunato. Il sistema non regge ed effettivamente non consente un'amministrazione democratica ed efficiente della cosa pubblica. Se è vero che l'impianto originario della nostra Costituzione sulla carta, garantisce i cittadini da totalitarismi, bisogna però prendere atto che tali manifestazioni possono nascondersi dietro l'apparenza democratica. Si assiste impassibili al fatto che i deputati che mandiamo a rappresentarci a Roma, uno per uno, non riescono a contribuire in termini fattivi a cambiare le leggi sbagliate, a presentarne di nuove, a migliorare quelle esistenti; il sistema non lo permette anche quando ci possono essere persone di buona volontà. Così anche alla Regione. Così anche negli enti locali. Un consigliere comunale che per antonomasia dovrebbe rappresentare i cittadini, pur se previsto dalle norme e dai regolamenti, per una serie di motivazioni, di interpretazioni, di punti di vista, ed infine anche per questioni di appartenenza politica, spesso non è in grado di produrre alcunché se non incontrandosi (più probabilmente) o scontrandosi ( meno probabilmente) con i propri interlocutori. I cittadini immaginano che eleggendo i consiglieri comunali, questi arrivati nei luoghi della democrazia, possano presentare loro iniziative poste all'esame del consiglio comunale e sottoposte a voto democratico. Proposte che si tramutano in regolamenti, in opere, in assistenza, strumenti per la gestione della comunità alle quali si rivolgono. Invece non è così. Pure se il "sistema" tra le righe affida ai consiglieri "il diritto di iniziativa sulle materie di propria competenza", nella realtà, tale attività risulta essere quasi impossibile, in ultima analisi di una difficoltà estrema, quasi scoraggiante. Qualcuno potrebbe dire che quanto affermo non corrisponde al vero. Allora mi si dovrebbe spiegare come mai in consiglio comunale da quando è iniziata questa nuova consigliatura non è stata presentata NEANCHE UNA PROPOSTA DI DELIBERA DI INIZIATIVA CONSIGLIARE. A dire il vero un paio da me, una che per farla andare avanti ho dovuto fare i salti mortali e che alla fine si è tramutata, mio malgrado, in iniziativa dell'Amministrazione. L'altra si è persa nei meandri della macchina burocratica. Ma questo non ha importanza e non è il punto. Avrei sperato in una sana competizione tra i consiglieri comunali, tra chi presentava proposte di qualità che si tramutavano in atti concreti, ove accolte. Tutto ciò darebbe significato all'attività consigliare, quello di potere formulare non solo indirizzi quali mozioni o ordini del giorno che vengono puntualmente disattesi, ma anche proposte concrete che attraverso delibera di consiglio si tramutino in strumenti utili per tutti. Ognuno di noi in questi due anni e mezzo dell'ultimo consiglio comunale , avrebbe potuto dare un contributo fattivo, a partire dalle commissioni consiliari, invece per quei motivi che accennavo prima, il Sistema dietro un'apparenza democratica, nasconde qualcos‘altro. Tutto ciò contribuisce a fare perdere fiducia ai cittadini, ma probabilmente si mira proprio a questo, per acquisire consenso, non tanto sulla capacità amministrativa o sulla buona volontà dei propri rappresentanti, ma rispetto ad altre caratteristiche meno nobili. Queste le mie considerazioni e conclusioni rispetto all'esperienza consigliare vissuta questo anno passato. Assieme ad altri consiglieri comunali abbiamo presentato decine di atti di indirizzo, un'attività intensa ed impegnativa, che però non sempre ha portato i frutti sperati perché dall'altra parte non ha trovato interlocutori, a volte perché disinteressati, altre volte perché impossibilitati. Tuttavia,l'aspetto che più mi ha colpito, la totale mancanza di sana competizione tra i consiglieri stessi ed addirittura il tentativo di ostacolare eventuali atteggiamenti posti in tal senso. Ho voluto condividere con gli amici del blog queste riflessioni, che possono servire a niente, ma rappresentative di una consapevolezza. Quindi l'augurio che faccio è che con la consapevolezza del passato si sappia affrontare il nuovo anno per migliorare e per migliorarci. Buon 2009.

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