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martedì 6 ottobre 2009
Frane e abusivismo.
Davvero azzeccato l'intervento del Ministro Matteoli a Porta a Porta. Ha fatto intendere che l'abusivismo edilizio non c'entra niente con le frane accadute nella zona di Messina. Una lezione di coraggio e coerenza, a fronte del populismo che invade tutte le fazioni politiche. Basta che succeda una disgrazia , subito si cerca il capro espiatorio. Con il terremoto in Umbria si è bloccata l'attività edilizia intervenendo con una legge assurda sulle progettazione strutturale. Pensare che le costruzioni crollate, per lo più, sono quelle costruite in epoca antica, salvo qualche caso salito alla ribalta e che comunque riguardava anch'esso costruzioni ante leggi di prevenzione sismica. Con gli accadimenti nel territorio di Messina, si trova il pretesto per bloccare il piano casa. Continuando di questo passo nel fango ci andrà a finire tutta l'Italia.... e non perchè frana...
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Ritengo che il vero problema non sia il mero attacco di quello o quest'onorevole, peraltro ribadito più volte da una classe dirigente calatina, purtroppo ancora in penombra, perchè ritenuta troppo giovane, piuttosto la mancanza di una cultura all'edilizia privata SANA e questo, problema nasce da una accondiscendenza non unanime, ma cospicua di tecnici come ingegneri, geometri e non ultimi architetti, che in virtù di un pagamento a qualsiasi titolo arganizzano un piano di abusivismo guidato e prolungato nel tempo, pur di accontentare l'utente cliente.Le continue ed estenuanti leggi in materia che si accavallano e si abrogano a vicenda sono da ritenersi una panacea purtroppo ma con effetti ritorsivi per via delle lungagini burocratiche che permettono di abusare e di sanare al contempo. Si deve scegliere; in altri termini, c'è da chiedersi se una casa unifamiliare costruita in zona ricoperta da vincolo idrogeologico in area a suscettibilità massima come contrada liquirizia, sia da sanare o da demolire. Insomma per concludere, una pratica di sanatoria cosè che va a sanare? L'aspetto più drammatico della nostra realtà non solo calatina e siciliana, è perchè si parla di sanatorie edilizie e non si parla di sanatoria amministrativa, visto che non può essere modificata la destinazione da piano regolatore generale? Geom.De Pasquale Giuseppe
RispondiEliminadispiace questa tua presa di posizione rispetto all'accusa che fai ai liberi professionisti. Io non ho mai organizzato "piani di abusivismo edilizio" e sono certo della buona fede degli altri. Purtroppo la mancanza di spazi abitativi, o i costi proibitivi per i tanti, oltre all'assenza di una seria politica di edilizia economica popolare e persino di una corretta pianificazione urbanistica ha COSTRETTO tanti ad arrangiarsi. Se conosci la storia ed io la conosco, sapresti che questa è l'unica verità.
RispondiEliminarispetto "la classe dirigente calatina, purtroppo ancora in penombra, perchè ritenuta troppo giovane" avrei molto da dire perchè ti potrei parlare di "classe dirigente calatina, TUTT'ORA in penombra,RITENUTA TROPPO VECCHIA" e che riesce a fare solo i propri interessi personali (per non usare un'altro aforisma volgare). Qualche volta mi dirai a chi ti riferivi perchè non ho afferrato.
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