MILANO - "Lo stillicidio di attacchi contro Berlusconi, finite le elezioni, non si placa e allora, fuori gioco per motivi interni il Pd, i poteri forti, quelli che hanno interessi consolidati da difendere, scendono direttamente in campo": lo sostiene il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, conversando con l'ANSA. "Il Pd - spiega Calderoli - è alle prese con una propria gravissima crisi di identità e appare solo preoccupato di trovare un segretario kamikaze che tenga in mano il cerino e che concluderà la sua parabola, se non al congresso, alle regionali del prossimo anno. Fuori gioco il Pd, i poteri forti a questo punto scendono in campo con il supporto del loro apparato mediatico, usando i sistemi che gli sono ben noti, dalle donnine alla droga, per cercare di sovvertire la situazione facendo cadere il Governo. Un Governo che non si è sino ad ora fatto intimidire e che anzi, due giorni fa, ha varato un decreto a sostegno delle imprese e delle famiglie che va a toccare privilegi che si ritenevano intoccabili. Ecco allora l'attacco frontale e il tentativo di isolare Berlusconi. Ed ecco spiegato perché la Lega ha annunciato la volontà di mostrare i denti contro questo andazzo". "Il punto - argomenta il coordinatore delle segreterie della Lega - è che questo Governo, che si regge sulla forza datagli dagli elettori, dai cittadini, dal popolo, e che ha nell'asse Bossi-Berlusconi la sua carica rivoluzionaria di cambiamento, sta davvero cambiando il Paese e ciò non è sopportato da tanti, troppi che da mezzo secolo fanno i fatti loro e si sentono intoccabili". "L'unico rischio - conclude Calderoli - è che in questo marasma, con l'opposizione troppo presa a guardare i propri problemi interni e quindi indebolita, ci sia qualche amico del giaguaro che si mette a parlare o a pensare al dopo Berlusconi facendo finta di difenderlo ma di fatto cercando di logorare l'asse Bossi-Berlusconi. Un asse che non può essere rotto. E' bene ricordare che chi vuole ingaggiare un braccio di ferro con il popolo è destinato a finire sconfitto. Questa è la forza della democrazia".
fonte ANSA 29-6-09
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