Qualcuno vuole forse rivestire il ruolo della vittima. Invito Lombardo a non oltrepassare il senso della misura lasciando che Davide e Golia restino quelli che sono e lo invito altresì a ricevere insieme a me il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della sua visita a Caltagirone". Lo afferma in una nota il sindaco di Caltagirone Francesco Pignataro in merito ai manifesti comparsi sabato scorso a Grammichele, riferibili al presidente della Regione Raffaele
Lombardo. Pignataro si dice "pronto, insieme agli altri sindaci, a incontrare Lombardo 'a mani nude' per un confronto civile" e aggiunge che nei manifesti "non c'é nessuna minaccia o offesa, ma solo il disappunto, espresso in maniera civile, per la decisione di sopprimere l'Azienda ospedaliera di Caltagirone, che penalizza fortemente il comprensorio". Con la nota Pignataro vuole "tutelare la tradizione di civiltà di Caltagirone e del comprensorio" ricordando come nella città un comitato intende tutelare altri servizi sovracomunali esistenti nel nostro territorio "senza ricorrere a minacce e a quant'altro non appartiene a questa tradizione di civiltà".
"Con le sue parole il sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro, di fatto si è dichiarato reo confesso di essere stato l'ispiratore, quanto meno morale, di questa volgare e anche pericolosa forma di aggressione che si è consumata in questi giorni nei confronti del presidente della Regione Raffaele Lombardo". Lo dice in una nota il senatore Giovanni Pistorio, presidente del gruppo Misto a palazzo Madama ed esponente del Movimento per l'Autonomia. "Con disonestà morale e intellettuale - aggiunge - è stato fatto credere che la legge regionale di riforma sanitaria determinasse una riduzione della qualità e della quantità delle prestazioni erogate nel territorio Calatino. E' un miserabile falso". "Tuttavia, i toni violenti e le posizioni pretestuose - conclude - sono state costruite in modo premeditato per tentare di partorire un alibi a una classe politica fallimentare. Credo sia buona regola nel sistema dei rapporti istituzionali non avere a che fare con gli agitatori e i provocatori che prima intorbidiscono e incattiviscono il clima e poi tentano con l'artificio dell'ipocrisia di farsi paladini del galateo istituzionale. A questo tipo di rappresentanti non va riconosciuta nessuna dignità di interlocuzione. Sono certo che il presidente Lombardo saprà ben valutare questa sgradevole esperienza che dovrà lasciare un segno profondo non solo sul piano dei rapporti personali ma anche sul terreno delle relazioni istituzionali". (*NDR CHIARA MINACCIA ISTITUZIONALE)
"Troviamo davvero singolare, per non dire vergognoso, il fatto che il sindaco di Caltagirone cerchi di appellarsi all'unità delle forze politiche esprimendo e praticando, di converso, la faziosità più violenta e parlando di confronto civile, dopo aver esercitato per mesi una vera e propria attività di istigazione all'odio, peraltro fondata su argomenti pretestuosi". Lo afferma il deputato nazionale del Pdl, Carmelo Lo Monte. "Davvero il livello della politica è sceso in basso - conclude - se il primo cittadino di un'antica e nobile comunità come Caltagirone difende addirittura l'orrida iniziativa di un manifesto macabro e minaccioso contro il presidente della Regione, farneticando di penalizzazione del comprensorio sapendo di mentire a fini di lucro elettorale. Altro che richiami alla tradizione di civiltà della comunità di Caltagirone".
FONTE : Siciliainformazioni del 20-4-2009
*NDR a cura del del blog
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