martedì 26 gennaio 2010

Il Piano casa Sicilia : alcune considerazioni sulla inefficacia. Missiva all'onorevole LIMOLI Deputato Regionale del Calatino.

DA
sezione PDL Caltagirone
Consigliere Claudio Settimo De Pasquale
via Roma 195
95041 Caltagirone CT


Assemblea Regionale Siciliana

all'attenzione ON. LIMOLI GIUSEPPE









OGGETTO: Il Piano casa Sicilia : alcune considerazioni sulla inefficacia.

Il piano casa proposto dal Governo e licenziato dalla commissione competente dell'Assemblea Regionale non risponde alle esigenze della collettività. Così come concepito non muoverà NULLA e non consentirà NULLA. E' un piano casa fallimentare sin dall'origine. Innanzi tutto, la possibilità di ampliare è legata alla eventuale regolarità fiscale. L'intervento urbanistico possibile se si è in regola con TARSU (tassa rifiuti) ed ICI. Ma che c'entra il fisco con l'urbanistica?? Si creeranno disparità di trattamento tra cittadini e chissà quante distorsioni nell'applicazione pratica della norma. Purtroppo, l'aver dimenticato di pagare una di queste tasse preclude la possibilità di ampliamento. Ma l'intervento è precluso pure se non si diminuisce il consumo energetico: è un paradosso pur ampliando l'edificio si devono diminuire i consumi (!!) Non è che non sia possibile , ma per fare un modesto ampliamento si dovrebbe spendere chissà quanto nell'isolamento termico del preesistente edificio. Gli interventi limitati ad abitazioni unifamigliari e bifamigliari , che solitamente si trovano nel territorio aperto e che derivano da costruzioni spontanee poi condonate. Ma proprio le case sottoposte a condono edilizio non possono essere ampliate. Quindi quasi nessuna dato che , purtroppo, in Sicilia, a causa della insufficiente programmazione urbanistica, i cittadini sono stati “costretti” a fare da se , costruendo abusivamente. Vi è la possibilità di demolire interi edifici non idonei e sostituirli con altri nuovi, aumentando la volumetria. Però, in questo caso si devono utilizzare metodi della bioedilizia, che non si sa nemmeno cosa è, tanto che per l'applicazione di questa legge, si dovrà attendere (chissà fino a quando) la emanazione di una circolare esplicativa (così dice la proposta di legge). Oltre le mille incombenze alle quali si deve sottoporre un cittadino, adesso ci mancava , la bioedilizia (!!). Di demagogia in questo testo c'è n'è tanta, ma ogni tanto si dovrebbe avere il coraggio di fare cose serie, utili ed efficaci.
Modifiche al testo originario sono necessarie, salvo ritrovarsi con un “Piano Casa” di fatto impraticabile e che non porterà alcun beneficio economico. Tutto il contrario di quelle che erano le intenzioni del Governo centrale.

Caltagirone 26-1-2010 cordiali saluti

1 commento:

  1. Anonimo27.1.10

    Complimenti per aver pubblicato il testo della commissione anche perchè sui siti istituzionali della regione (Chissà perchè?)è introvabile.
    Alcune perplessità:
    1)perchè escludere dall'ampliamento gli immobili condonati e consentire per questi solo la ricostruzione?
    2)perchè escudere dal piano casa anche le fasce di rispetto (forestali, boschive, di parco) nelle quali con i necessari nulla osta è possibile edificare (Diverso è il caso delle aree inedificabili). Si potrebbero includere nel testo definitivo prescrivendo i nulla osta degli enti interessati.
    3)che vuol dire recupero abitativo delle "opere realizzate ai sensi di quanto previsto
    dall'articolo 20 della legge regionale 16 aprile 2003,
    n. 4"? Che spazi interni e verande si possono chiudere interamente con strutture precarie ed utilizzare a fini abitativi? E perchè escludere anche da questo recupero abitativo immobili condonati e fasce di rispetto?
    Se il testo della commissione verrà confermato in aula il piano casa sarà inutile e illogico

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