giovedì 28 gennaio 2010

Come ricostruire la Sicilia

Sicilia: Lombardo, in piano casa censimento edifici fatiscenti

Un censimento degli edifici fatiscenti dei centri storici e delle periferie e risorse per la ricostruzione: sono le misure che saranno inserite in un emendamento al Piano casa della Regione Siciliana. A spiegarlo e' stato il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo a margine della Conferenza delle Regioni, a qualche giorno dal crollo della palazzina di Favara, nell'agrigentino, costato la vita a due bambine.
"La Regione Sicilia -ha spiegato Lombardo- sta approntando un emendamento alla legge sul Piano casa per il rilancio dell'edilizia, che imponga ai comuni, con la collaborazione dei nostri uffici tecnici cioe' il Genio civile e la Protezione civile, una sorta di censimento degli edifici dei centri storici e delle periferie molto spesso fatiscenti, che vanno sgomberati e abbattuti". Un emendamento che conterra', ha proseguito Lombardo, "al tempo stesso misure finanziarie per la ricostruzione. Abbiamo delle risorse non spese che possiamo impiegare in questo lavoro".
Lombardo ha ricordato di aver destinato un finanziamento di 10mila euro alla famiglia coinvolta nel crollo di Favara. Famiglia che "nei prossimi giorni andro' a trovare", ha annunciato il presidente. "Mi dicono che a Favara, nel centro della citta', ci sono un centinaio di case inagibili e certamente inabitabili -ha concluso- per cui ci occuperemo anche di queste famiglie".


annunci,demagogia,populismo e poi il nulla! Ma come si vuole ricostruire una Sicilia che sta cadendo a pezzi, con le risorse che abbiamo, al massimo ricostruiamo nemmeno un millesimo di quello che si deve ricostruire. Invece di fare questi annunci si semplifichi la normativa sugli interventi in centro storico in modo che non si debba passare da 10 uffici e si debba attendere un anno, per un'autorizzazione a restaurare o modificare un edificio. Nei Genio Civile ci perdiamo la testa di come sono cavillosi, sembra di tornare ogni giorno a scuola; le Soprintendenze sono nella totale deregulation, a seconda dell'impiegato con cui ci si confronta, cambiano gli stili di intervento, i Comuni non sanno cosa possono autorizzare e cosa no, un totale caos. Perchè non fare una norma che consenta in centro storico anche le ristrutturazioni , le modifiche, l'inserimento di corpi aggiuntivi, nel rispetto delle partiture architettoniche e dei materiali, perchè non fare in modo che la rischiesta di autorizzazioe debba essere pesentata SOLO al comune, con una procedura semplice che preveda il deposito dei disegni degli esecutivi e di asseverazioni sul rispetto delle norme sulla sicurezza, sulla statica, igienico-sanitarie etc.etc. Evitando di concentrarsi nell'esercizio scolastico dei calcoli strutturali, bloccando un'italia sull'opportunità di verificare le strutture "agli stati limiti" invece che "alle tensioni ammissibili" . VERGOGNA!!. Si guardi alla sostanza, non ad aspetti procedurali che nella pratica servono solo a fare ritardare interventi ed a far accadere i tristi fatti di Favara. VERGOGNA!!



Claudio

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